Le sue bizzarre abitudini alimentari.
“Datemi champagne e buon cibo e io sono in paradiso!”
Si dice odiasse i ristoranti, preferiva mangiare a casa sua e amava la cucina casereccia. L’unica cosa che ordinava fuori erano le spremute d’arancia, carote crude, uova e latte. La sua alimentazione era irregolare come la sua esistenza, dominata dalla fame con piatti miseri durante una dura infanzia e gli eccessi dei grandi banchetti da star di Hollywood.
Parlando di una grande serata, la attrice dichiara:
“Dopo ci fu un ricevimento anche se non ho visto niente da mangiare, Chissà forse ero nel posto sbagliato!”
Aveva a casa due libri di cucina Fannie Farmer e The Joy of Cooking (Fanny contadina e La gioia di cucinare) tutte e due volumi venduti all’asta a prezzi astronomici. Amava la buona tavola non sapiamo se era anche amante dei fornelli, ma aveva interesse per la letteratura gastronomica.
La lista della spesa di Marilyn, ritrovati scontrini provenienti dai market nelle vicinanze dalla casa di New York dell’attrice “Beekman Market” e “A. Fiz.& Sons Meat Market”, a nome di Marilyn Monroe” o “M.Monroe” con gli ingredienti base della sua dieta quotidiana.
Tra gli acquisti: carciofi, uova, muffin, marmellata di fragole, cetrioli, pannocchie, indivia, ravanelli, fragole, formaggio cheddar, bistecche, costolette d’agnello e pollo.
Marilyn nell’intervista del settembre di 1952, rivela alcune delle sue “bizzarre” abitudini alimentari. La sua routine mattutina per colazione: un bicchiere di latte caldo con due uova fresche sbattute in esso.
Amava cucinare piatti semplici come la bistecca alla griglia, detto da lei stessa nell’intervista per la rivista Pangeant .
“Le mie cene a casa sono incredibilmente semplici. Ogni notte mi fermo al mercato vicino al mio albergo e compro una bistecca, costolette di agnello o del fegato che cuocio posteriormente nel fornetto elettrico delle mia stanza. Di solito accompagno la mia carne con quattro o cinque carote crude, e questo è tutto.”
La sua dieta era incentrata nelle proteine soprattutto la carne. Sia il pranzo che la cena erano a base di carne con contorno di verdure.
“Quando ero piccola m’immaginavo per gioco una casa tutta mia. Potevo fingere quello che volevo, ogni volta una cosa diversa. Era utile per imparare a stabilire i propri limiti… Comunque, io non potevo solo fare la casalinga”
La Monroe attraverso il cibo si lascia intravedere come una donna versatile che non vuole essere incasellata nel ruolo di casalinga, ma amante della buona cucina, semplice e con ingredienti freschi.