Daniel Spoerri

Daniel Spoerri nato il 27 marzo 1930, a Galati, in Romania. Scappa dalle persecuzioni naziste con solo dodici anni, dopo una tragica e avventurosa fuga trova conforto in Svizzera. Dove sarà cresciuto dallo zio materno, professore all’Università di Zurigo, che divenne la sua guida intellettuale.

Tableau PiègeDaniel inizia studiando danza e diventerà il primo ballerino nel teatro di Berna, dopodiché incomincia l’attività di coreografo, di poeta e regista, iniziando così a prendere forma la personalità poliedrica che definirà il futuro percorso dell’artista. Entrando negli ambienti Continua a leggere

La colazione olandese in chiave artistica

Johannes Vermeer (1632-1675) è uno degli artisti più importanti e influenti del barocco olandese. Della sua vita si conosce molto poco. Nato a Delft, trascorre qui tutta la sua esistenza. La sua opera più famosa rimane La ragazza con l’orecchino di perla, ribattezzata “La Gioconda del nord” per la bellezza e il mistero che esprime.

Vermeer non sempre riusciva a vendere con regolarità i suoi quadri, ragione per la quale nei suoi dipinti si serviva delle domestiche come modelle. Le rappresentazioni femminili dell’artista, inoltre, non rientrano nei classici temi barocchi: raffigurazioni mitologiche, personificazioni dei vizi; proponendo una visione diversa della donna come modello o esempio di buona condotta.

Vermeer non sempre riusciva a vendere con regolarità i suoi quadri, ragione per la quale nei suoi dipinti si serviva delle domestiche come modelle. Le rappresentazioni femminili dell’artista, inoltre, non rientrano nei classici temi barocchi: raffigurazioni mitologiche, personificazioni dei vizi; proponendo una visione diversa della donna come modello o esempio di buona condotta.

Caratteristiche della sua produzione artistica sono le pitture di genere con rappresentazioni della vita quotidiana olandese nel XVII secolo. Ne è un esempio La lattaia. L’opera è illuminata dalla finestra situata alla sinistra dell’abitazione. Elemento centrale del dipinto è la figura femminile, una domestica che versa il latte con una brocca all’interno di un recipiente di terracotta poggiato su un tavolo. Sulla tavola si scorgono anche una cesta di pane e dei pasticcini.

Mentre il pittore lavorava ai suoi quadri, l’attesa per i pagamenti si allungava e per la sua famiglia diventava difficile sostenere tutte le spese. Indotti a cercare altre modalità di guadagno, i Vermeer iniziano a vendere i loro prodotti al mercato di Delft: le uova delle galline allevate in casa o la carne degli animali del cortile. A volte vendono anche i prodotti preparati dalla loro domestica, famosa per una panna che la sua lavorazione rendeva deliziosa e per il burro che impiegava nelle ricette di biscotti e dolcetti. Continua a leggere

Kati Horna, la fotografa anarchica con una maniera particolare di captare la realtà

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Si definiva a se stessa come una “operaia dell’arte”, non cercò mai la fama e aveva la capacità di rispecchiare nei suoi scatti l’integrità umana in qualsiasi situazione

Kati Horna, d’origine ungherese, sin da molto giovane si inserì nel mondo della rinnovazione concettuale, che proponeva una nuova cultura. Ai 19 anni andò in Germania dove si relaziono con il gruppo di Bertolt Brecht, scrittore antifascista, e il suo collettivo, che si era integrato a Berlino nel 1931 durante la salita del nazismo. Partecipo a diverse proteste popolari contro la dittatura, e in contemporanea si consolida la sua formazione intellettuale e artistica insieme ai considerati pionieri della fotografia moderna gli ungheresi: Làszlo Moholi-Nagy (membro e professore della Bauhaus) e Jòzsef Pécsi con cui imparerà la tecnica fotografica nella sua officina a Budapest nel 1932. Continua a leggere

La Ricetta di Marilyn Monroe d’origine italiano

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Marilyn cucinando

E stata ritrovata una nota scritta per Marilyn, si tratta di una ricetta per il ripieno del pollo o tacchino, trasmettendoci una immagine dell’attrice molto casalinga e famigliare fino allora sconosciuta.

La particolarità della ricetta è la sua complessità sia per la quantità di ingredienti che per la laboriosità della preparazione è sorprendente dato che lei amava cucinare piatti semplici come la bistecca alla griglia, Continua a leggere

Play with Food, il Festival Artistico dedicato al Cibo

pwf4Play with Food è un festival dedicato interamente al cibo, frutto di una serie di bandi rivolti ad artisti, musicisti, fotografi, videomaker, coreografi e creativi di ogni disciplina. Apre le sue porte questo mercoledì 20 per concludere la 4 edizione del Festival domenica 24, a Torino.  Ci sarà una sezione Arte Visive con fotografia, istallazioni e video; Spettacoli Teatrali con aperitivo, Conferenze sul cibo, ma anche una nuova iniziativa le Underground dinner, cene in contemporanea in due location private accompagnate da performance, Continua a leggere

Le posate come stimolo delle emozioni.

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Cucchiaio della serie che stimola sensazioni disegnato da Jin Hyun Jeon

Uno studio dell’emozioni partendo dalle posate, la designer coreana Jin Hyun Jeon, considera che “manipolando le sensazioni, la esperienza del gusto si intensifica” ha creato una serie di cucchiai e utensili fatti in ceramica, plastica e argento che giocano con il colore, la forma, il peso, la consistenza e la temperatura.

La designer vuole fomentare il “pranzo cosciente“, Continua a leggere

La donna che inventò l’astrazione

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Hilma af Klint

Nella discussione su chi fu il primo in arrivare all’astrazione, tanti sostengono che fu Mondrian, altri appoggiano a Malevich, a Kupkla, o a Delaunay. Ma in realtà la gran maggioranza afferma che il primo fu Kandinsky, l’artista stesso si autoproclama come autore del primo quadro non figurativo, che avrebbe firmato attorno al 1911. Ma Kandinsky non sapeva dell’esistenza di una sconosciuta’artista svedese che si era anticipata, rompendo con il linguaggio figurativo almeno cinque anni prima di lui. Continua a leggere