Un oggetto di desing surrealista, un’opera d’arredamento dedicata alla produzione di serie, frutto della concezione di Dalì, sia del telefono che dell’aragosta, come simboli della sessualità. L’artista ritiene che tali oggetti potrebbero rivelare i desideri segreti dell’inconscio, il telefono appare in altri dipinti della fine di 1930 come Mountain Lake (Tate Gallery).
Una fusione di concetti sconnessi con i quali crea un oggetto feticcio, sopratutto per il suo mecenate Edward James, per chi è stato progettato il pezzo da Dalì insieme al Divano labbra di Mae West, un poeta inglese e collezionista d’arte surrealista, che ne acquistò 4 per cambiare gli apparecchi di casa sua, dato che tutti i telefoni erano funzionanti. Ci sono numerose versioni dell’oggetto, questo pezzo in particolare è stato fatto per il poeta inglese. Il telefono è stato riprodotto nella stessa versione dalla Bell Company ad Antbersa, Belgio e anche un cordless prodotto dalla ditta Siemens
L’aragosta invece appare in disegni e progetti associati di solito al piacere erotico e al dolore. Dalì spesso crea una analogia tra cibo e sesso, evidente in Telefono Aragosta dal fatto che la coda del crostaceo, dove sono situati gli organi sessuali, sia posizionata direttamente sopra il boccaglio.
In occasione della New York World’s Fair, Dalì progetta il padiglione intitolato Il sogno di Venere e all’interno della fiera viene realizzata la mostra American Art Today.
Nell”istallazione l’aragosta e il pesce sono protagonisti, coprendo il corpo delle modelle, l’evento è stato fotografato da Horst.P. Horst e George Platt Lynes, alcune delle fotografie.
L’aragosta daliniana ha ispirato perfino l’alta moda, Dalì insieme a Elsa Schiapparelli, designer italiana hanno realizzato un vestito in seta bianca con la stampa di aragosta e ciuffetti di prezzemolo, nel 1937. Il vestito diventò famoso quando fu indossato da Wallis Simpson, duchessa di Windsor, prima del su matrimonio.
Poco pervertito
Mi dispiace se non cogli la dimensione dei concetti che trasmette Dalì con le sue opere stravaganti.
Cavoli non avrei mai pensato a tutti questi aspetti!! bell’articolo a tratti anche divertente :)!
Grazie dall’apprezzamento!