Una coppia di turisti tedeschi buttano al mare 500 euro di aragoste.
I turisti, a cena in un ristorante sulla costa Smeralda, chiedono se sono in vendita le aragoste e gli astici vivi. Vogliono riportarli al loro ambiente naturale, anche se qualcuno gli ha spiegato che probabilmente i crostacei non sarebbero sopravvissuti o potrebbero essere ripescati.
Alla fine della serata le aragoste, vengono sistemate in un contenitore idoneo in attesa del successivo gesto romantico e disinteressato degli innamorati che le riporterà la libertà.
La sensibilizzazione ambientalista è in continua crescita, la preoccupazione per gli animali e la natura sempre di più in evidenza. Ma l’iniziativa dei turisti fu veramente un gesto nato da un profondo sentimento del tutto innovativo o l’idea sorge dalla scena del film francese “Le nom des gens”(2010), dove la vivace ed esuberante protagonista compra al mercato 7 granchi al prezzo di 3 aragoste con l’obbiettivo di salvare più vite.
La figura dell’ecologista è un nuovo ruolo sociale che è emerso grazie ai grandi problemi che abbiamo creato attorno a noi. Questi anni di sviluppo su tutto ció che l’essere umano ha generato in realtà ha conseguenze e per ciò è nato il bisogno di protesta e rottura con la logica dei mercati.
Mi chiedo se è diventato un modo di proporsi o se ancora tutti questi atteggiamenti hanno le radici in una vera e propria coscienza ambientalista. Se non diventerà un semplice stile di vita che tante volte da origine ad un tema di conversazione interessante e tavolta anche dibattito.